5 aprile 2013 | Alessandro Masnaghetti

Canneto 2008, D’Angelo

di Alessandro Masnaghetti
vulture

Questa è stata la mia sorpresa uscita dall’uovo pasquale. Un vino che ricordavo, in quest’annata, molto diverso e che mi ha ben stupito.
Non vorrei sbagliare, ma credo sia l’ultima curata da Donato D’Angelo, prima che la situazione aziendale s’ingarbugliasse portando all’allontanamento dell’enologo che ha firmato negli anni i vini di famiglia.
Un aglianico di confezione curata, se volete anche un po’ d’antan, ma privo di pesantezze che deturpano il disegno aromatico declinato su note di spezie, terra, carrubo, tabacco e che soprattutto al palato colpisce per una silhouette slanciata, tesa, succosa il giusto e senza scalini fino al finale, dove i tannini non pregiudicano la beva. Un vino che dimostra la felice annata che fu la 2008 nel Vulture e che, nel suo stile, se ne fa buon interprete.

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