5 maggio 2013 | Alessandro Masnaghetti

Greco di Tufo Selvetelle 2012, Centrella

di Alessandro Masnaghetti
selvetelle

Ogni volta che vedo Andrea Centrella è una bella boccata d’aria fresca. Perchè la sua è una passione pura e finanche ingenua in alcuni tratti, che lo porta, pur facendo altro nella vita, a curare e vinificare la vecchia vigna di famiglia e produrre tremila bottiglie. Mi ha appena portato la sua nuova annata di Greco di Tufo che, già so, sarà gratificante indipendentemente da quello che potrà essere il risultato organolettico. Al netto della solita solfa un po’ retorica e demagogica che spesso si utilizza quando si scrive, il suo vino ha il sapore delle cose di un tempo, se vuoi imperfette, ma autentiche, perfettamente calate nella propria dimensione, anche temporale. Realmente autentiche; ben diverse da quello che spesso mi capita di vedere oggi quando giro per vigne, quando qualcuno si affanna goffamente nel tentativo di vendere qualcosa per quello che non è.
Vado, la stappo e se ho sbagliato io, amen. Nessuno è perfetto. Se ha sbagliato lui, idem, tanto il suo vino mi ha già riempito di allegria: è come con i vecchi amici, per quanto “imperfetti” non vediamo l’ora di rivederli.
Allora grazie Andrea, salutami papà, Carlo, e scusami se è tanto, troppo, che non passo da voi.

ps. giallo oro come suo solito, naso di mirtilli e lampone (già, in un bianco), roccia, fiori, una spruzzata di erbe aromatiche e balsami. Palato voluminoso, fodera la bocca di sale e chiude asciutto in leggera derapata alcolica. Ritorni aromatici presenti.

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