6 ottobre 2012 | Alessandro Masnaghetti

Greco di Tufo Vigna Cicogna 2011, Benito Ferrara

di Alessandro Masnaghetti
vignacicogna

Il vigna Cicogna è ormai un’etichetta storica (prima annata 1996) per chi bazzica la tipologia. Ha il merito, con poche altre, di aver tenuto alta l’attenzione del consumatore sul greco di Tufo durante gli anni dell’affermazione del fiano. Gli anni duemila.
La bellezza delle ultime versioni, compresa questa, è la ritrovata capacità di coniugare materia e ritmo, asciuttezza petrosa e ricchezza di succo, di tenere insieme interpretazione e territorio.
Si offre al naso con il suo timbro minerale, sa essere ricco e composto, pungente nelle note di erbe aromatiche, accogliente nei rimandi resinosi. Al palato è gustoso all’ingresso e asciutto nel finale chiudendo su una deliziosa nota ammandorlata. Imperla la bocca di sale.
L’ho ritrovato in un pranzo assieme a due bottiglie di Champagne; e per un vino fermo, avendo di fianco due bollicine, in termini di bevibilità il destino si può fare molto difficile.
E invece se l’è cavata benissimo.
Provatelo.

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