5 aprile 2013 | Francesco Falcone

Le Maschere a Sarsina

di Francesco Falcone
champagneasarsina

Si dice che sua moglie, Ingrid Bergman, avrebbe voluto ogni tanto cambiar locale, andare alla Cremaillère o alla Tour d’Argent, al Gran Véfour o alla Table de Roys. Ma Roberto Rossellini, su questo punto era irremovibile, e sceglieva sempre Peppo, l’oste bolognese, il re delle tagliatelle a Parigi. <<Cambiare!?…E perché mai si deve cambiare?…Guardiamo cosa succede nella natura. Quali sono gli animali che cambiano cibo, che mangiano davvero di tutto? … Le iene, gli sciacalli, i topi, i corvi: la zoologia di basso conio, insomma. Quella di classe mangia sempre le stesse cose. Provati a dare ar cavallo qualcosa che non sia la biada. L’offendi. E così sono io: un cavallo che s’offende se no je dai da magna’ le tagliatelle>>. (Tratto da Gli Incontri, di Indro Montanelli).

Nel mio piccolo, se voglio bere alla grandissima e mangiare benone senza spendere cifre impossibili, vado d’ufficio da Federico, l’oste più bravo di Romagna, patron del ristorante Le Maschere, a Sarsina.

Non si discute – senno m’offendo.

E scelgo Champagne. Da sempre la mia prima scelta.

Durante la settimana pasquale, ho stappato quattro Champagne in stato di grazia, di millesimi ormai rarissimi e altrove carissimi. Ma a Sarsina no, né rari, né carissimi.

Non ditelo in giro, però, sennò Federico s’offende.

Lascia un Commento