Le Rouge&Le Blanc: la prima antologia italiana
di Francesco Falcone
Le Rouge&Le Blanc è la più autorevole rivista indipendente del vino di Francia. La pubblicazione, diretta da Paul Hayat ed edita per i tipi delle Editions du Vin, esiste dal 1983 con un obiettivo primario: schierarsi dalla parte dei vignaioli e del terroir, di una viticoltura ecologica e di un’enologia il più possibile naturale.
Una squadra di una quindicina di esperti pubblica ogni trimestre degustazioni, réportage, approfondimenti di grandi e piccole denominazioni: lo fa con uno sguardo critico efficace, appassionato nell’approccio e lucido nell’analisi, vicino all’amatore di lungo corso ma affatto distante dal neofita.
Per la prima volta nella sua storia, Le Rouge&Le Blanc sconfina le frontiere francesi e viene pubblicata a partire dalla fine del 2011 in una splendida versione italiana da Possibilia Editore (www.possibiliaeditore.it), la piccola casa editrice di Samuel Cogliati, giornalista e scrittore nato in Francia (a Lione), per molti anni braccio destro di Sandro Sangiorgi nella ciurma porthosiana.
Attrae, per cominciare, l’appassionata intensità che impregna la narrazione dei singoli argomenti, di cui questa prima antologia è ricca, in quanto raccoglie una selezione di servizi e reportage pubblicati da Le Rouge&Le Blanc nei quattro numeri usciti lo scorso anno: Champagne dell’Aube, Hermitage, Morgon, gli Château minori del Médoc e infine il suggestivo racconto del rarissimo gringet, un vitigno che esiste e resiste esclusivamente in un minuscolo territorio adagiato sulla Côte d’Arve, in Alta Savoia.
Non meno incisiva la traduzione di Samuel: come lo stesso editore scrive nell’introduzione all’opera, <<non è solamente una traduzione, né un adattamento del lavoro originario, ma vorrebbe anche essere uno strumento per comunicare, spiegare e assimilare dei concetti e una maniera di affrontare il vino che non sempre hanno una traduzione lineare e tecnica>>.
L’obiettivo è centrato: il talento di Samuel e la sua sensibilità saltano agli occhi e ci regalano novanta pagine da leggere e da conservare a lungo.
Diciotto euro spesi benissimo.