5 febbraio 2012 | Alessandro Masnaghetti

Rewind

di Alessandro Masnaghetti
ritorno al futuro

Uno dei mie crucci è di non riuscire a tornare periodicamente sui miei passi.
Vuoi per mancanza di tempo, vuoi per pigrizia, vuoi per impossibilità.
Per quanto ben fornite, specie di bottiglie dimenticate, le mie tante cantine non sono infatti così ricche come vorrei. E anche se lo fossero non soddisferebbero appieno la mia sete.
Me ne sono reso conto in questi giorni di ricerche per il Notturno musicale.
Vai su Youtube, cerchi un pezzo, lo trovi, lo ascolti e poi valuti.
Regge? Non regge? Ha ancora qualcosa da dire? E’ superato? E’ interessante proprio perché è superato?
Tutto molto semplice perché in fondo, dalla data di pubblicazione ad oggi, l’uniche cose ad essere cambiate sono le tue orecchie e la testa che ci sta in mezzo.
Il pezzo è tale e quale e lo resterà per l’eternità.

Col vino invece no (e credo ne avesse già scritto Angelo Peretti qualche tempo fa).
Puoi valutare l’attuale, puoi valutare la tenuta, ma non puoi riassaporare i gusti del passato.
Al massimo ti puoi affidare alla memoria, che nel migliore dei casi è un pezzo di stoffa sgualcita.

E’ così la storia si perde.
Tutto è buono e tutto è cattivo.
Tutto è giusto e tutto è sbagliato.
Ogni opinione, anche la più sciocca e infondata, non può essere smentita.

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