Blanc de Blancs Brut Nature, Laherte Freres
di Alessandro MasnaghettiUna delle cose a cui spesso i consumatori più ingenui danno meno importanza, quando acquistano una bollicina, è la data di sboccatura. Eppure, in effetti, dovrebbe essere la prima indicazione di cui tener conto, necessaria per l’acquisto consapevole di un buon Champagne o spumante: sapere quando, finito il suo affinamento, il vino è stato sboccato per eliminare i residui della rifermentazione in bottiglia.
Sostanzialmente è da quel momento che inizia il suo invecchiamento.
Un dato fondamentale, non esaustivo ovviamente, per decidere quando stappare lo Champagne che abbiamo acquistato.
Se avete ancora una bottiglia di questo Champagne non dosato, ad esempio, potete leggerne la data di sboccatura sulla retroetichetta e, se dovesse corrispondere a quella da me assaggiata, è ora di tirarle il collo. È in perfetto equilibrio, le sensazioni di frutta secca (mandorla amara in particolare) sono perfettamente bilanciate dallo sfarfallio delle erbe aromatiche e dall’energia degli agrumi. Al palato, succo e freschezza acida sono perfettamente fuse al borbottio minerale. Chiusura asciutta e lunghissima.
Se, invece, quello che avete riporta una data di sboccatura più recente, a meno di non avere particolare affezione per le lame, meglio aspettare.
(sboccato il settembre 2011)