5 aprile 2012 | Francesco Falcone

Falanghina Le Fossette 2010, Albero Longo

di Francesco Falcone
alberto longo

Il rilancio di attenzione per il carattere più genuinamente mediterraneo del vino italiano non riguarda solo i rossi: anzi, a ben guardare, delinea anche nei bianchi una nuova e stimolante prospettiva critica, più congeniale all’espressività della tipologia sia rispetto alle tentazioni “esotiche” delle surmaturazioni (quasi sempre noiose e omologanti), che a certe esasperate ricerche di verticalità e di freschezza acida (il più delle volte deludenti nel risultato finale proprio perché innaturali ed evidentemente frutto di forzature tecnologiche).

Lo sa bene Angelo Longo, produttore di riferimento nel misconosciuto contesto settentrionale della viticoltura pugliese, tra San Severo e Lucera, visto che nell’arco di poche vendemmie ha dimostrato di sapere mettere a punto non solo una batteria di rossi con i fiocchi (il Nero di Troia Le Cruste, il Syrah 4.7.7 e il goloso Cacc’e Mmitte), ma anche una Falanghina di impeccabile quadratura.

Con la versione 2010, l’ultima in commercio (la 2011 è comunque ai nastri di partenza), il suo Le Fossette pesca un millesimo di buon livello, in profonda sintonia con questo orizzonte di intensa e dolce espressività, tutta mediterrenea: lieve fondo boisé, coinvolgenti note di fiori, di erbe e di agrumi, dinamica gustativa piena e ben ritmata, e quadro complessivo che ha il pregio, assai raro in regione, della misura, dell’equilibrio e della versatilità negli abbinamenti a tavola.

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