18 marzo 2014 | Alessio Pietrobattista

Spigolature di Terre di Toscana: Duemani

di Alessio Pietrobattista
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E’ quanto mai importante la presenza aziende biologiche e biodinamiche tra i banchi di Terre di Toscana. Il trend è certamente in crescita e sono sempre più gli appassionati o i semplici curiosi che ricercano e si interessano ai vini di aziende attente al territorio. E la fila ai banchi d’assaggio ne è la testimonianza.
Una delle aziende che seguo sin dagli esordi è Duemani di Luca D’Attoma ed Elena Celli in quel di Riparbella.
Un terroir dal forte influsso marino a 200 metri slm, terreni sassosi, poveri e siccitosi su cui nel 2004 furono impiantate le vigne di merlot, syrah e cabernet franc. Sin da subito si scelse il regime biodinamico certificato: solo concimazione organica e sovescio per arricchire il terreno, rame e zolfo in quantitativi strettamente necessari, preparato 500 (corno letame) e 501 (corno silice) e, in vinificazione, solo lieviti indigeni. I vini, sin dalla prima annata, hanno mostrato gran carattere e forza tannica, caratteristiche che, col passare delle vendemmie, risultano sempre più amalgamate a favore di un’espressività calda e convincente, come dimostra la batteria presentata in questa edizione.

Cifra 2012 (cabernet franc): scuro, di bell’impatto, colpisce subito per la ricca speziatura all’olfatto, balsamico di eucalipto e alloro, solare e mediterraneo di macchia e frutta matura scura, prugna e more in primis. Bocca saporita, bella trama tannica, nessuna astringenza a facilitarne la bevibilità. Lungo e fruttato il retrolfatto.

Altrovino 2011 (50% cabernet franc – 50% merlot): l’annata siccitosa e la zona, tendenzialmente calda, donano un vino di impatto maturo, caldo, col frutto scuro ben evidente, cenni di resina e silvestri, grafite e cenni vegetali, ancora chiuso e da assestarsi olfattivamente. Il sorso è possente, ampio, qui il tannino è più presente e ancora da amalgamarsi ad una struttura non banale.

Suisassi 2010 (syrah): altro passo, altra storia e annata diversa. Si avverte subito maggior freschezza, un profilo più arioso e rilassato. Al naso l’oliva infornata, il pepe, la macchia mediterranea, il frutto è sempre scuro ma vigoroso con mora, e prugna, liquirizia. Bocca possente, tannino robusto ma decisamente integrato in sorso lungo e fruttato, selvaggio e scalpitante. Di lunga vita e prospettiva evolutiva.

Duemani 2010 (cabernet franc): l’annata favorevole trasmette energia e freschezza al vino, giocato sulla florealità, il tipico friggitello, un frutto croccante di visciola e prugna, erbe aromatiche e solarità mediterranea. Il sorso come al solito è di grande impatto, la struttura e il tannino del vino sono bilanciati da una grande componente sapida. L’acidità dona slancio alla beva, lunga la scia fruttata.

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