17 gennaio 2012 | Alessandro Masnaghetti

Adotta un vino

di Alessandro Masnaghetti
dicorato

Domenica sull’inserto del Corsera La Lettura, Anna Meldolesi rilancia l’iniziativa della società Dante Alighieri “Adotta una Parola”. Approvo e do il mio contributo: stamane mentre una fioca luce “gibigianava” in cucina, pensavo al potere evocativo delle parole e dei vini. Così, affacciandomi sulla libreria ho ripreso un vecchio scritto di Riccardo Di Corato, 2214 Vini d’Italia, edito da Sonzogno nel 1975. L’autore dopo l’accademica e consueta introduzione sui riti, dalla conservazione al servizio, percorre un viaggio nell’Italia dei vini regione per regione dividendoli in vini Doc e vini contadini. Sorrido: tra i vini Doc della Campania vengono riportati i vecchi nomi dell’Ischia Doc, Barano e Buonopane. Imperterrito continuo nella lettura ben sapendo che al momento d’ilarità e di beata scoperta si andrà pian piano sostituendo un senso di amarezza: Gargottesca, Cascamosca, Cavalla, Soricella, Strepparossa e tanti altri vitigni molti dei quali scomparsi. Nei vini contadini trovo il Fiano di Avellino, l’aglianico di Taurasi, i vini dei Campi Flegrei. Rimpiango i tanti vini che non ci sono più. Ricordo, dunque, i supplementi di Veronelli a Panorama degli anni ’70 che conservo come reliquie: Alla ricerca dei vini sconosciuti. Assaporo, non avendolo mai bevuto, il Porta d’Inferno: “vino rosso polputo, generoso all’occhio, al naso, al palato”. Il nome si deve all’arciprete di Bellona, in provincia di Caserta, Don Alfredo Catiello e ad un evento accaduto sui gradini che davano sul cortile della chiesa e sui quali ruzzolarono alcuni suoi ospiti dopo aver bevuto quel vino da 14 gradi alcolici che egli produceva. “Un vino del diavolo” imprecarono.
Molti di quei vini sconosciuti di allora sono vini inesistenti oggi.
Ecco cosa dovrebbero fare gli osti, i ristoratori, i trattori: adottare un vino. Un vino del luogo, abbinandolo ad un cibo del luogo e raccontandolo con parole del luogo. Affinché vadano di bocca in bocca. E non si estinguano.

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