18 maggio 2012 | Alessandro Masnaghetti

Barbaresco Rabaja 2007

di Alessandro Masnaghetti
castellodineive

Ultimo giorno di degustazioni a nebbiolo prima e la domanda ricorre: sarà grande annata? Ai posteri l’ardua sentenza come si dice in questi casi. Intanto mentre riflettiamo sulla 2008 di Barolo e la 2009 di Barbaresco e Roero, nei giri, negli assaggi langaroli, nelle verticali che ho avuto modo di fare riscopro e bevo la 2007 che, in molti casi, si mostra disponibile e seducente.

Non sarà la grande annata, non sarà l’annata “classica” né tantomeno austera che contraddistingue le vendemmie da ricordare in Langa, ma l’altro giorno quando ho assaggiato il Rabajà di Barbaresco di tre produttori differenti – Cortese, Produttori del Barbaresco e Ca du Rabajà – mi sono divertito non poco.

Un’ annata calda che ha dato vini più rotondi, più disponibili, con un frutto più pronunciato e un tannino smussato che vi da modo, anche, di abbassare la temperatura del vino per acquietare il grado alcolico che talvolta si fa spavaldo. E a tavola, questa 2007 di Rabajà (e non solo), sfila una bellezza se ben abbinata ai pasti.

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