30 agosto 2012 | Alessandro Masnaghetti

Cilento Aglianico 2010, Primalaterra

di Alessandro Masnaghetti
magnoni

Pensare che la tensione di un vino all’assaggio, la sua capacità d’esser leggiadro, la sua energia e, per usare un termine molto utilizzato in questi anni, la sua bevibilità siano necessariamente legati all’estratto secco di quello stesso vino o alla quantità di alcol presente, può essere una regola di buon senso. sempre che ci si ricordi che esistono le eccezioni. E non è necessario andare oltre i patri confini, bere un Hermitage o spendere centinaia di euro per trovare esempi di questo tipo, visto che il nostro sud, come in questo caso, sa offrire molteplici opportunità.
Un aglianico diverso da chi è abituato a confrontarsi con i vini di Taurasi, più rotondo, meno contrastato nelle componente acida e tannica e di conseguenza anche più disponibile, senza per questo rinunciare ad elasticità di beva, profondità e ritmo.
Un vino chiaroscurale nell’impatto aromatico, frutta, balsami e resine, speziature sottilissime, mediterraneo nell’espressione, ma facile facile da bere, succoso e tirato come sempre si vorrebbero.
Bravo a Salvatore Magnoni, da Rutino, patron di una piccola e giovanissima azienda in continuo miglioramento. Prezzi popolari.

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