6 marzo 2013 | Alessandro Masnaghetti

Corton Charlemagne 2006, Bonneau du Martray

di Alessandro Masnaghetti
bonneaudumartray

(mammamiadocarmine!)
Ecco, più o meno, ciò che ho pensato quando ho piazzato il naso sul calice e poi l’ho assaggiato.
Innazittutto perchè quando il terroir è grande e il manico quello giusto, a meno di un disastro, non c’è annata minore che tenga e il vino è bono lo stesso.
In secondo luogo per il suo meraviglioso gioco di equilibri: uno chardonnay grasso e salato al tempo stesso, succoso e teso, ricco e intarsiato, polputo e fragrante. Accelera con l’ossigeno nel calice. Nel finale la persistenza aromatica tende a chiudersi nonostante la mole infinita di ritorni retrolfattivi. Una volta stappata difficile resitergli. Bere con moderazione.

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