28 gennaio 2014 | Francesco Falcone

Austria, fotoracconto. Weingut Prager

di Francesco Falcone
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Carta geografica alla mano, dai bianchi prodotti a ovest di Vienna un assaggiatore inesperto potrebbe a giusta ragione aspettarsi vini di impostazione estremamente nordica, segnati da durezze di tipo germanico, e invece una volta assaggiati non esiterà a ricredersi, scoprendo liquidi che spesso richiamano l’Alsazia e la Borgogna. In particolare sul versante del Grüner Veltliner, la più popolare e diffusa varietà austriaca che nei distretti del Wagram, del Kamptal, del Kremstal e della Wachau ottiene risultati anche superiori (in termini di originalità e di personalità) a quelli del più celebre Riesling. La bassa piovosità dovuta alla protezione delle montagne a nord, l’aria calda proveniente dalla calda pianura pannonica a est, lo straordinario contributo termico del Danubio, la qualità dei terreni (leggeri e minerali) e una gestione viticola assai consapevole da parte dei più bravi vignaioli locali sono elementi che si traducono in bottiglie di pienezza, generosità e personalità sorprendenti. In gioventù – e nelle versioni meno ambiziose – il Grüner è un bianco “sereno” nei modi e versatile negli abbinamenti, ma nelle migliori condizioni possibili – e dopo qualche anno di affinamento in bottiglia – può raggiungere un profilo fine e profondo a un tempo, di attraente completezza. Al contrario di quanto accade con i Riesling più affermati della Germania, qui non è l’acidità vibrante – né lo zucchero che la fodera – a dettare le regole del gioco, poiché si tratta di vini più paffuti, più fisici, più fibrosi, assai contenuti nel residuo zuccherino e ben proporzionati nei valori acidi. Vini che tuttavia poggiano su quelle doti di purezza, di sapidità e di longevità che sono tipiche dei grandi bianchi nordici, e che per questa ragione sembrano essere modellati con un calibrato impasto luce e di terra .

Toni Bodenstein, suocero di Franz Prager, è da ventisette anni alla guida del Weingut Prager.

Toni Bodenstein, genero di Franz Prager, è da ventisette anni alla guida del Weingut Prager.

 

Pendenze verticali del vigneto Achleiten, Weissenkirchen, Wachau: si tratta di cru completamente terrazzato.

Pendenze verticali del vigneto Achleiten, Weissenkirchen, Wachau: si tratta di cru completamente terrazzato.

 

Tavolo da pic-nic installato a 400 metri di quota: posizione ideale per godersi lo spettacolare panorama della Wachau. Siamo sulla sponda sinistra del corso orografico del Danubio, di gran lunga la più vitata e qualitativa.

Tavolo da pic-nic installato a 400 metri di quota: posizione ideale per godersi lo spettacolare panorama della Wachau. Siamo sulla sponda sinistra del corso orografico del Danubio, di gran lunga la più vitata e qualitativa.

L'unica vigna della Wachau allevata ad alberello, qui chiamato "Stockkultur". E' un antico sistema di allevamento pressoché scomparso dopo gli anni '60 a vantaggio del Guyot bilaterale alto. Da questo piccolo appezzamento (5000 metri) nasce uno dei Grüner Veltliner più grandi dell'Austria.

L’unica vigna della Wachau allevata ad alberello, qui chiamato “Stockkultur”. E’ un antico sistema di allevamento pressoché scomparso dopo gli anni ’60 a vantaggio del Guyot bilaterale alto. Da questo piccolo appezzamento (5000 metri) nasce uno dei Grüner Veltliner più grandi dell’Austria.

gneiss o gneis, scritto anche gnais, è la più comune roccia (di origine metamorfica e di matrice scistosa) della Wachau.

Gneiss o gneis, scritto anche gnais, è la più comune roccia (di origine metamorfica e di matrice scistosa) della Wachau.

Vecchie bottiglie di Grüner Veltliner stappate in compagnia di Toni Bodenstein.

Vecchie bottiglie di Grüner Veltliner stappate in compagnia di Toni Bodenstein.

 

 

 

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