2 giugno 2012 | Francesco Falcone

Colli di Imola Thea Bianco 2006, Tre Monti

di Francesco Falcone
navacchia

L’estro e l’eclettismo di due vignaioli di lungo corso come David e Vittorio Navacchia, titolari della Tre Monti di Imola, città al confine tra Emilia e Romagna, sono da tempo al servizio di un importante patrimonio viticolo che spazia entro le principali direttrici tipologiche della regione. Ne nasce un’ampia gamma di vini quasi sempre ispirati, di certo non banali, il cui assaggio non lascia mai indifferenti: una considerazione che vale soprattutto nelle ultime stagioni, durante le quali tutte le referenze, quale più, quale meno, si sono spogliate di qualche fronzolo e di qualche rigidezza accademica, guadagnando terreno sul piano della personalità e dell’originalità. Originalità e solidità, che ritrovo, a qualche anno di distanza dal mio ultimo assaggio, nel Thea Bianco 2006: gran ventaglio aromatico sul versante di un’ eterea dolcezza (albicocca, miele, pasticceria, burro, fiori appassiti) e gusto avvolgente, caldo, di rigorosa pulizia in chiusura. Senz’altro uno dei più completi, attraenti, longevi bianchi romagnoli che mi sia mai capitato di assaggiare.

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