12 gennaio 2012 | Francesco Falcone

Delusioni

di Francesco Falcone
delusioni

A Natale siamo tutti più buoni e le bottiglie (più o meno) deludenti tendiamo a dimenticarle. passato il natale passa però anche la bontà e qualche confessione dobbiamo pure farla.

Alteni di Brassica 1996 – Gaja
Arrivato. magari non è ancora sceso dal tram, però è lì lì per farlo. se ne avete ancora, il meglio ormai è andato (per quanto non sia mai stato un fulmine).

Gaia & Rey 1996 – Gaja
al contrario del precedente è da sempre uno dei fiori all’occhiello di questo produttore (sebbene oggi meno alla moda di quanto non lo fosse tra inizio e metà anni ’90, quando addirittura si organizzavano disfide tra chardonnay italiani… cosa che oggi ti manderebbero al confino a cogoleto, d’inverno). sempre al contrario del precedente, a parità di anni, ha tenuto decisamente meglio, anche se con il tempo si è fatto ancora più rilassato nel nerbo, e questo gli fa perdere appeal (ma non pensate a certi chardonnay alcolici e pastosi).

Brunello di Montalcino 1993 – Eredi Fuligni
dieci anni fa (anzi, facciamo quattordici) avevo il dubbio che potesse asciugarsi prima ancora di aprirsi. oggi invece il problema è tutto nei profumi, ruvidi e saturati. e più lo lasci nel bicchiere e più lui si arruffa.

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