11 gennaio 2012 | Francesco Falcone

Dolcetto delle Langhe Monregalesi La Chiesetta 2010, Il Colombo

di Francesco Falcone
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Chi scrive di vino è sempre appeso al filo delle proprie preferenze ed esperienze personali: hai voglia ad approfondire la letteratura critica, ad ascoltare i giudizi dei super esperti, a incrociare i giudizi di guide e riviste di settore, a essere imparziale se poi i conti non tornano nel taccuino delle tue bevute, nel privatissimo borsino dei tuoi stappi convinviali. Io, ad esempio, ho un debole per il dolcetto. Da sempre. Con lui mi sento a mio agio e quasi sempre soddisfatto, sia che si tratti di un’interpretazione giovanile, giocata prevalentemente sul frutto, sia nelle versioni meno ortodosse e dunque più mature (con tre, quattro anni di affinamento). Delle diverse bottiglie aperte negli ultimi mesi, ce n’è una in particolare che mi è rimasta impressa con forza: La Chiesetta 2010 della storica azienda Il Colombo di Mondovì, prodotta in una denominazione negletta come quella delle Langhe Monregalesi (che a partire dalla prossima vendemmia sarà inglobata nella nuova Dogliani docg). Curatissimo (il manico è quello del bravo Bruno Chionetti) e allo stesso tempo spontaneo, pieno e sciolto, è un piccolo rosso (ma nemmeno più di tanto) di grande tempra. Un consiglio: oggi, non so domani, è più buono (più espressivo sfumato godibile) dopo un paio di giorni di ossigeno. Altra cosa: costa poco.

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