3 gennaio 2012 | Francesco Falcone

Langhe, vendemmia 2011: prime impressioni di Gian Piero Romana

di Francesco Falcone
Langhe

Prime impressioni della vendemmia 2011 in Langa, le parole sono di Gian Piero Romana, agronomo e consulente di numerose aziende piemontesi (e non solo): <<dopo un marzo e un aprile tra i più caldi e asciutti della storia di Langa e ben cinquanta giorni d’estate con temperature al di sotto della media stagionale (un luglio così fresco non me lo ricordavo), le ultime due settimane di agosto (bollenti) hanno creato uno spartiacque: le piante sane e con il giusto carico hanno iniziato a maturare i frutti senza grosse difficoltà (le risorse idriche non mancavano), quelle invece mal governate, dalle rese eccessive, hanno sofferto e non poco. Settembre e ottobre hanno fatto registrare tempo stabile, soleggiato e temperature elevate come mai era accaduto nel passato, almeno da quando faccio questo mestiere: questo ha consentito ai produttori, soprattutto a chi aveva lavorato al meglio nei mesi precedenti, di gestire il raccolto con la calma necessaria. Non è stato un millesimo facile per la barbera (che di norma soffre gli alti e bassi delle stagioni irregolari), meglio è andata al dolcetto (che ha assorbito senza stress iil caldo di fine estate) e ancora di più al nebbiolo, ripeto, almeno dove è stato gestito come si deve. Un’annata che tra Barolo e Barbaresco, almeno su due piedi, si presenta simile al 1997 e al 2007 (per concentrazione, calore e dolcezza) ma che a mio avviso ha qualcosa di meno esotico, di più langarolo che a me ricorda la 2004 (solo più concentrata, senza problemi di diluizione). Non vorrei lanciarmi in considerazioni affrettate, ma nonostante l’irregolarità del suo decorso, sento che la 2011 potrà posizionarsi ai vertici delle migliori vendemmie dell’ultimo decennio. Ma questo non scriverlo>>. Ops, mi è scappato!

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