7 gennaio 2012 | Francesco Falcone

Malvasia di Bosa Secco 2004, Porcu

di Francesco Falcone
malvasia di bosa

La Valle dei Nuraghi, che si apre infinita tra Macomer e Bosa, è lo specchio dell’anima sarda più antica, uno spettacolo naturale che non si dimentica, tanto è formidabile la sua scena. Altrettanto grande, grande davvero, è la Malvasia di Bosa Secco 2004 della famiglia Porcu di Modolo, stappata or ora: punta di alcol appena sopra le righe (che si placa in pochi istanti), profumi che escono gradualmente, senza fretta, ricordandomi ora un Manzanilla (la nocciola tostata e il fine tratto iodato), ora l’espressione matura di uno Champagne di Selosse (l’albicocca secca, il gesso, i fiori, il rovere appena burroso) e palato in cui alcol ed estratti (importanti) si muovono con la leggerezza di una piuma, senza orpelli, slanciati da strati di sale e mineralità. Un fuoriclasse.

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