10 gennaio 2012 | Francesco Falcone

Rioja Viña Tondonia Gran Reserva Rosado 2000, Lopez de Heredia

di Francesco Falcone
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Non sono mai stato un fan del rosato e credo di condividere con molti bevitori i pregiudizi più scontati (e tutt’altro che ingiustificati) alla base di questa perplessità. Tuttavia negli ultimi tempi, specularmente all’indifferenza per molti vinelli anonimi e stentati, dal fruttino tecnico e dal gusto privo di coerenza (a volte voluminoso e innocuo, altre scarno e insipido), mi è andata crescendo la curiosità per quelle poche interpretazioni di personalità che fatalmente capita di incontrare, anche in questa tipologia. Accanto alle migliori etichette italiane (alcuni Cerasulo d’Abruzzo, un paio di Bardolino, un manipolo di etnei, i soliti pugliesi più qualche outsider sparso qua e là per la penisola), mi ha colpito il Rioja Viña Tondonia Gran Reserva di R. Lopez de Heredia, storica azienda spagnola di Haro (importata in Italia da Teatro del Vino di Calenzano). Il 2000 (sì proprio il 2000, non si tratta di un errore) ha una personalità odorosa che lascia il frutto nelle retrovie a vantaggio di particolari tonalità di spezie e fiori (su fondo calibratamente legnoso/ossidativo) e una dinamica gustativa grintosa, succosa, semplice nella trama quanto realmente efficace a tavola (non con il pesce, però). Io l’ho abbinato con successo a piadina, crudo e squaquerone.

foto: bbrblog.com

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