2 febbraio 2012 | Francesco Falcone

Vernaccia Fiore 2008, Montenidoli

di Francesco Falcone
montenidoli

La signora della foto è Elisabetta Fagiuoli da Montenidoli, San Gimignano, Toscana. Ho pensato di dedicarle questo spazio dopo il riassaggio di una fantastica Vernaccia Fiore 2008, la mia preferita tra gli ultimi millesimi degustati. Elisabetta è amata da molti appassionati, e se lo merita questo affetto, perché è una di quelle produttrici che alla luce della ribalta preferisce la penombra della vigna, del lavoro manuale e delle lunghe riflessioni. Chi ha avuto modo di frequentarla sa che il suo talento è la pazienza: è capace di assecondare i tempi e le esigenze della natura, sa ascolarla, osservarla, servirla. Appartiene alla cerchia, per nostra fortuna sempre più ampia, dei vigniaoli impegnati, autocoscienti, realmente sensibili, non per astuta convenienza, alle esigenze di una viticoltura naturale. È una che ha la terra nel sangue, insomma. È, anche, una delle produttrici che lasciano il segno, e se io dovessi spiegare agli appassionati cos’è San Gimignano, non mi verrebbero poi molti altri sistemi che prendere i suoi “Fiore”, di tutte le annate, e farli assaggiare, lentamente, il tempo necessario perché l’ossigeno rompa quella cortina di riduzione che nei primi minuti ne strozza l’impeto espressivo. Sì, immagino che legioni di bevitori la smetterebbero di pensare alla Vernaccia come a un bianco di scarso interesse, se solo mettessero, per un attimo, il naso dentro quei bianchi così vitali, complessi, originali. Io, lo ripeto, ho un debole per il 2008 stappato stamane, talmente buono che è difficile arrestarsi al primo sorso.

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